Il costo dei finanziamenti privati alla sanita' pubblica
Nell'ambito della Private Finance Initiative (PFI), un investimento pubblico, come per esempio un ospedale, è realizzato attraverso una società veicolo (SPV, special purpose vehicle), che è responsabile della progettazione, finanziamento, realizzazione del progetto e della sua successiva gestione. Il finanziamento dell'investimento iniziale avviene attraverso un mix di equity dagli sponsor della SPV (circa il 10% dell'investimento) e di debito, raccolto presso le banche o gli obbligazionisti, secondo un approccio di project financing. Al completamento della costruzione, la SPV è responsabile della manutenzione della struttura e della gestione di una serie di servizi non core, come per esempio il catering, le pulizie, la lavanderia. La gestione delle prestazioni sanitarie rimane di responsabilità dell'azienda o organizzazione sanitaria pubblica, che corrisponde alla SPV per l'investimento e le prestazioni non sanitarie un corrispettivo noto nella prassi come unitary charge, generalmente indicizzato all'inflazione.
Il PFI è considerato dalla maggior parte degli operatori come un investimento relativamente poco rischioso per gli investitori di equity, dal momento che non vi è rischio di mercato, poiché la unitary charge, corrisposta dalla controparte pubblica, offre uno rendimento stabile nel lungo termine. Inoltre, per la maggior parte, i rischi di progetto non gravano sugli investitori, ma sono trasferiti ai subcontraenti della SPV, responsabili della costruzione e di tutte le prestazioni contrattuali.
In un'analisi di 77 progetti di PFI, con una valore totale di 7,3 miliardi di sterline, firmati tra il 1997 e il 2011 da organizzazioni sanitarie del British National Healthcare Service (Does the Private Sector Receive an Excessive Return from Investments in Health Care Infrastructure Projects? Evidence from the UK, di prossima pubblicazione in Health Policy, doi: 10.1016/j.healthpol.2012.12.010), Veronica Vecchi (SDA Bocconi), Stefano Gatti (Dipartimento di Finanza) e Mark Hellowell (University of Edinburgh) osservano inaspettatamente che gli sponsor (gli investitori di equity, azionisti delle SPV) ottengono rendimenti significativamente maggiori del loro costo del capitale. Infatti, nel campione analizzato, la differenza media tra il costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital, WACC) di ciascun investitore e il tasso interno di rendimento dell'equity (Internal Rate of Return, IRR) previsto dal progetto è del 9,27%. Tra l'altro è da notare che gli sponsor del campione sono coinvolti anche in altri progetti di PFI nel settore sanitario anglosassone, in cui l'IRR medio dell'equity è stato stimato pari al 15,11%.
Se il finanziamento dei 77 progetti avesse avuto IRR pari al WACC degli sponsor, il costo complessivo a carico del NHSsarebbe stato significativamente più basso. Si tratta di un elemento di estrema importanza, dal momento che il costo dei contratti di PFI in molti casi sta causando serie difficoltà finanziarie alle organizzazioni del NHS, tanto che esse potrebbero veder compromessa la loro capacità di soddisfare i fabbisogni sanitari.
Un secondo modo per interpretare questi rendimenti in eccesso è il costo opportunità degli investimenti mancati. Assumendo che questi investimenti aumentino l'efficienza del sistema sanitario, i mancati investimenti determinati dall'onerosità dello stock di progetti in PFI ha un impatto negativo sulla sostenibilità finanziaria complessiva del NHS.
L'articolo conclude affermando che rafforzando la capacità contrattuale dell'amministrazione, standardizzando i tassi di rendimento sulla base di parametri di riferimento e definendo contratti che consentano una convergenza dei rendimenti effettivi verso livelli accettabili, è possibile risolvere il problema degli extra rendimenti sull'equity investito nelle operazioni di PFI. Tra l'altro la quota di investimento in equity è destinata ad aumentare nell'ambito di PF2, il nuovo approccio al PFI introdotto dal Tesoro britannico nel dicembre 2012, pertanto un controllo del giusto rendimento dell'equity è fondamentale per la sostenibilità delle future operazioni.